Si rende noto che il Tar Lazio Sez. III° Bis ha rigettato il ricorso relativo al mancato rispetto del piano triennale di assunzioni di cui all'art. 1 comma 605 lett.c della L.296/06.
La sentenza risulta, tuttavia, in più parti carente e contraddittoria. In particolare, nonostante gli specifici rilievi formulati in ricorso, il TAR Lazio non ha, in alcun modo, spiegato come il costante e programmato utilizzo del personale precario si concili, sia sul piano della legislazione che sotto il profilo del corretto esercizio della discrezionalità amministrativa, con il diritto costituzionale alla dignità e alla certezza del posto di lavoro e con le esigenze di continuità didattica connesse ad un migliore apprendimento da parte degli alunni.
In sostanza, la (poco audace) sentenza del TAR Lazio finisce con il legittimare un palese abuso del lavoro a tempo determinato, fonte di grave iniquità per il personale precario e di malfunzionamento del servizio di istruzione pubblica.
Per i suddetti motivi, sono già in corso di espletamento gli adempimenti per l'instaurazione del giudizio di appello al Consiglio di Stato, senza alcun ulteriore onere economico a carico degli interessati.
Sarà dato pronto avviso dei relativi sviluppi giudiziari attraverso questo spazio web.