Si comunica che, a seguito della discussione tenutasi all’udienza del 5/11/2010, il Consiglio di Stato ha emesso l’ordinanza istruttoria n.413/10 con la quale si intima al M.I.U.R. di depositare in giudizio entro il 10/1/2011, “una dettagliata e documentata relazione volta ad indicare:
- i criteri applicati in sede di ripartizione tra le regioni e le province del prefissato contingente di personale docente da assumere;
- la situazione registrata, in sede di applicazione dei parametri prestabiliti, nelle singole regioni e province italiane;
- le conseguenti operazioni, logiche o aritmetiche, compiute e sottese alla determinazione, regione per regione e provincia per provincia, del numero di personale da assumere”.
In premessa, il Consiglio di Stato ha, peraltro, ricordato come i ricorrenti hanno esemplificato che “nel caso di Brescia (provincia di nascita del Ministro Gelmini, n.d.r.), pur essendovi una minore popolazione scolastica e quasi tutte le graduatorie dei precari già esaurite, la provincia ha ottenuto un contingente di immissioni in ruolo (564) sensibilmente superiore a quello di Catania (497), provincia più affollata di studenti e ad alto tasso di precariato; hanno anche soggiunto che la provincia di Enna è stata destinataria di sole 72 immissioni in ruolo”.
L’ordinanza in questione, pur non implicando alcuno orientamento già definito riguardo all’esito finale del contenzioso, dimostra, tuttavia, che il C.d.S. ha condiviso i rilievi circa la scarsa trasparenza del M.I.U.R. nelle operazioni di quantificazione e successiva ripartizione territoriale delle immissioni in ruolo disposte negli ultimi anni.
La causa è stata rinviata per la decisione al 25/1/2011.
Seguiranno i dovuti aggiornamenti.